Sistema Qualifiche tecnici
CHE COSA È IL SISTEMA NAZIONALE DI QUALIFICHE DEI TECNICI SPORTIVI
Il Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi intende rappresentare il modello generale di riferimento per il conseguimento delle qualifiche degli operatori sportivi, e in modo particolare per quanto attiene alla formazione dei tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle Discipline Sportive Associate (DSA), visto il notevole sviluppo che ha avuto il settore. Il sistema intende anche costituire un riferimento per la formazione delle figure tecniche che operano nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva7 . Pur essendo innovativo, lo SNaQ deriva comunque da una tradizione e da un solido percorso di studio, di sperimentazione e di formazione dei formatori che è stato iniziato nel passato e che ha prodotto risultati validi e prestigiosi, sia in termini di risultati d’élite che di partecipazione sportiva. Lo SNaQ fornisce le coordinate essenziali per un sistema di qualifiche e, conseguentemente, di formazione degli operatori sportivi con le seguenti caratteristiche: • omogeneità tendenziale per tutte le discipline sportive (nel rispetto delle loro specificità) all’interno del sistema CONI-FSN-DSA; • omogeneità su tutto il territorio nazionale; • possibilità di adattamenti specifici alle caratteristiche di ciascun profilo offerto; • alta compatibilità con le tendenze europee e con l’esigenza di riconoscimento delle qualifiche a livello comunitario; • articolazione per livelli, fondata sui compiti effettivi svolti dagli operatori sul campo; • effettiva capacità di integrare la pratica nel processo formativo; • apertura a collaborazioni con una vasta gamma di agenzie formative nel quadro di alleanze qualificate; • elevata qualità (di risultati e di processo). Oltre ad elementi di continuità con il passato, il sistema presenta anche importanti elementi di novità, i cui principali sono: • il passaggio da un sistema basato sull’input (monte ore) ad un sistema basato sull’output, ovvero la definizione e l’effettivo raggiungimento delle competenze necessarie per le attività professionali, siano esse volontarie o remunerate; • il passaggio da 5 a 4 livelli; • la mappatura dei livelli sulla base del Sistema Europeo di Qualifiche (EQF), che diventa il modello di riferimento anche sul territorio nazionale; • l’introduzione sistematica di un modello di accumulazione e trasferimento di crediti, costituiti da differenti esperienze formative (lezioni in presenza, studio individuale ed attività professionale), di cui vengono definiti principi e metodi di calcolo; • la creazione di un sistema di aggiornamento e formazione continua, legato ai crediti formativi, per garantire l’adeguamento di conoscenze e competenze dei tecnici sportivi; • la differenziazione chiara tra quattro processi fondamentali: » determinazione delle qualifiche e degli standard di competenza associati; » erogazione della formazione; » acquisizione della qualifica; » rilascio (e rinnovo) della licenza ai tecnici per operare sul campo; • l’inclusione di nuove qualifiche (es. preparatori fisici) e percorsi specializzanti nell’ottica della formazione continua. Il ruolo del CONI in questo contesto è innanzitutto quello di porre i criteri di riferimento per conseguire le specifiche qualifiche. Ciò significa che il CONI definisce le qualifiche di riferimento, gli standard di competenza e i livelli a cui esse si collocano e opera quindi primariamente.
